Oggi giorno, con un semplice click si ha accesso a tutto, si può conoscere tutto, si comparano e si assumono tutte le informazioni che si vogliono… e … anche di più!
Viviamo in una società in cui costantemente si è bombardati da informazioni e messaggi su come pensare, agire e persino sognare. Informazioni veicolate da Twitter, Facebook, blog, messaggistica istantanea, YouTube, LinkedIn e numerosi altri social network con cicli di notizie ed informazioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Internet è diventato una comodità, ma anche una fonte di ansia.
Sentiamo il bisogno di avere sempre più informazioni perché pensiamo che solo così la nostra decisione possa essere migliore.
Ma… il nostro cervello può inglobare innumerevoli informazioni, ma oltre un certo livello, le ingloba e le mette da parte perché il nostro sistema cognitivo va in tilt per l’incapacità di elaborare tutti gli input che gli arrivano.
Questo sovraccarico non produce alcun effetto benefico al processo decisionale.
L’economista Herbert A. Simon dice che:
“La ricchezza di informazioni genera una povertà di attenzione”.
Siamo di fronte al cosiddetto sovraccarico di informazioni
Un semplice esempio di sovraccarico informativo è un menù del ristorante troppo pieno.
Se il menù è praticamente un libro, con un elenco infinito di piatti, oltre all’immancabile elenco di pizze sarà complicato fare una scelta che ci soddisfi in tempo breve.
La scelta che si farà sarà quella che richiederà il minor sforzo, opteremo per il solito piatto o pizza che mangiamo.
Dover scegliere una novità da mangiare, se introdotta male, non ci porterà a decidere di cambiare. Questo forse poco importa, ma se il sovraccarico di informazioni riguarda il mondo degli investimenti, allora forse ciò che più conviene è prestare maggiore attenzione e selezionare quanto il nostro cervello sta assimilando.
La sicurezza finanziaria e la tranquillità dipendono dal prendere le giuste decisioni finanziarie ora e in futuro. Tuttavia, vi sono evidenze empiriche che troppi individui prendono decisioni sbagliate e ciò accade perché come risparmiatori siamo sopraffatti dalle continue informazioni: dal commento finanziario quotidiano sull'economia mondiale, dalle infinite preoccupazioni diffuse dai media, dagli innumerevoli siti di finanza che sfornano consigli su cosa investire, dai discorsi sull’inflazione, dalla continua incertezza che circonda il nostro vivere, oltre al fatto di non sapere come si muoverà il mercato.
Tutto questo si chiama
rumore ed è proprio questo che influenza le decisioni ed intralcia la strategia di investimento distogliendoci dalle cose che contano davvero.
Una moltitudine di informazioni può portare gli investitori a comprare e vendere nel momento sbagliato, o a diventare troppo propensi al rischio piuttosto che troppo prudenti.
Non sorprende che ciò si traduca in un aumento dell'ansia e buona parte degli investitori sceglie semplicemente l'opzione predefinita perché non vogliono preoccuparsi di trovare i migliori investimenti. Ma un investimento privo di rischio non ripagherà a lungo termine.
Molti sono semplicemente sopraffatti e non riescono a prendere una decisione e tale immobilismo li porta a detenere liquidità in eccesso sui conti correnti che a causa dell’inflazione fa sì che diventino più poveri inconsapevolmente.
Carl Richards, scrittore collaboratore per
The New York Times e
Morningstar Advisor ha delineato l'impatto dannoso delle troppe informazioni sulla ricchezza e sulla felicità degli investitori attraverso un semplice grafico.
La ricchezza e la felicità diminuiscono all’aumentare del flusso informativo.
Come diceva Mark Twain:
“Se non leggi il giornale, sei disinformato. Se leggi il giornale, sei male informato”. È perfettamente corretto rimanere aggiornati sui principali eventi politici, economici e finanziari ma le conseguenze di una
reazione errata al flusso di notizie in continua evoluzione possono essere disastrose per il tuo benessere finanziario e personale.
Gestire i risparmi di una vita può essere stressante e se non gestiti correttamente danneggeranno i tuoi obiettivi finanziari; farsi affiancare da un consulente finanziario esperto e fidato potrà esserti utile per non essere sommerso dall’infinita quantità di dati e informazioni che danneggiano la tua salute fisica e finanziaria.
Nell’articolo della prossima settimana vedremo come il consulente finanziario può metterti in condizione di gestire al meglio il pericolo del sovraccarico informativo evitando che generi ripercussioni negative sulle tue risorse finanziarie.
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Rosario Daniele Iemulo
Private Banker da oltre vent’anni | San Felice Milano