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Perché è più utile passare dalla previsione alla pianificazione
14/01/2020
“Se ho notato qualcosa in questi 60 anni a Wall Street, è che le persone non riescono a prevedere cosa succederà al mercato azionario." - Benjamin GrahamDopo i bilanci di fine anno, arriva il momento delle previsioni, le quali svolgono un ruolo fondamentale soprattutto nelle aziende. Aiutano il management a prendere decisioni basandosi sui dati del passato del presente e sull’analisi delle tendenze future. Un'azienda, per funzionare in modo efficiente, ha bisogno di progettualità e deve cercare con un piano previsionale di ipotecare l’operato futuro. Il processo previsionale è il preludio della pianificazione attraverso cui si mettono in campo le azioni utili al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Il quadro cambia completamente quando ci riferiamo alle previsioni finanziarie e nel settore degli investimenti la storia delle previsioni è molto lunga.
Cosa significa prevedere in ambito finanziario?
Prevedere in finanza spesso significa sperare, attraverso dati che gli esperti ci comunicano, di ottenere i risultati che si vogliono raggiungere, ma una cosa fondamentale:prevedere non significa ottenere.Il problema delle previsioni è che non sono mai una base razionale per una decisione di investimento e spesso sono sbagliate. Le stesse influenzano anche pesantemente le decisioni di investimento perché è più facile affidarsi a delle idee che appaiono vincenti piuttosto che non ascoltarle e impegnarsi in una stenuante ricerca di alternative. Altro elemento che contribuisce a confonderci è l’enorme quantità di informazioni presenti sul web. Poniamo l’attenzione, ad esempio, a quanto accaduto nell’ultimo anno; la stragrande maggioranza delle previsioni degli analisti di 12 mesi fa dipingeva un futuro poco roseo condizionati dal fatto che nel mese di dicembre 2018 si fossero fatti i conti con tutte le principali classi di investimento simultaneamente in rosso. Buona parte degli investitori si è fatta influenzare dalle aspettative diffuse di recessione in arrivo che sono circolate già dal 2018, determinando un calo dei flussi a livello globale dei fondi degli etf dal mercato azionario che invece è andato nella direzione opposta.