In questo periodo è facile accorgersi di come stiano cambiando le cose. Fare benzina ormai è diventato un “bene di lusso” e anche al supermercato ci si rende conto di come siano aumentati i prezzi, per non parlare dell’energia… con rincari spesso a doppia cifra a cui non eravamo abituati da tempo.
Noi italiani siamo stati viziati per decenni da un ambiente in cui i prezzi di beni e servizi si sono mantenuti abbastanza costanti nel tempo. In un periodo di bassa inflazione, come negli ultimi 15 anni circa, il potere d'acquisto di un euro non cambiava molto di anno in anno, quindi le persone potevano in qualche modo farla franca ignorando
il modo in cui l'inflazione stava lentamente erodendo il loro reddito e la ricchezza. Oggi non è più così.
Ora che, in merito all'
inflazione, l’ultimo dato ufficiale di febbraio parla del 5,7% su base annua, è fondamentale
cambiare il modo in cui pensiamo ai nostri redditi, alle spese e agli investimenti.
L'inflazione cambia tutto, talvolta in modo sorprendente, e se non la prendiamo in considerazione nei nostri calcoli, ci faremo ingannare da quella che gli economisti chiamano “illusione del denaro”.
L'illusione del denaro è la tendenza a pensare al proprio reddito o ai propri risparmi in valori nominali rispetto a termini reali. È in pratica un pregiudizio cognitivo che ci induce a pensare che i nostri redditi, i nostri beni, i nostri debiti e le nostre spese siano tutti più grandi di quanto non siano in realtà.
Ciò che conta di più è quello che possono comprare con i nostri soldi e non deve sorprenderci che un euro di oggi non abbia lo stesso valore di un euro di 20 anni fa e che gli euro futuri varranno meno degli euro attuali. Il che significa che ne avremo bisogno di più per avere lo stesso valore reale di quelli di oggi.
Il pericolo è quello di credere che stiamo andando meglio finanziariamente più di quanto non lo siamo realmente perché
stiamo prestando attenzione ai valori nominali invece che a ciò che possiamo comprare realmente con i nostri soldi.
Anche se continui a vedere che la cifra esatta dei tuoi risparmi non cambia,
il valore reale è un’altra cosa ed è rapportato alla realtà che determina il tuo potere di acquisto.
Sebbene questa scorciatoia mentale possa essere utile in alcune situazioni, può essere dannosa e a volta pericolosa perché
induce gli investitori a prendere decisioni finanziarie sbagliate e a ignorare l'impatto che l'inflazione ha sul potere d'acquisto a lungo termine del loro denaro.
Pensa ad esempio a quando andrai in pensione e magari fai conto che ti basterà 1 milione di euro per andare in pensione comodamente nei termini reali di oggi, ma cosa significa tra 10, 20 o 30 anni quando sarà effettivamente il momento di pensarci sul serio? Probabilmente avrai bisogno di più di 1 milione di euro se tieni realmente conto dell'
inflazione.
Evitare del tutto l'illusione del denaro può essere difficile, ma capire la differenza tra prezzi nominali e reali può aiutarti a prendere decisioni di acquisto migliori ed evitare molte trappole finanziarie comuni. Questo è essenziale per gli investitori di tutte le età.
Parla con il tuo
consulente finanziario di fiducia di come cambia nel tempo il potere d'acquisto del tuo portafoglio.
Ciò ti consentirà di capire come sarà influenzato il valore del tuo denaro, di quanti soldi avrai effettivamente bisogno per perseguire i tuoi obiettivi a lungo termine e soprattutto ti aiuterà a creare un piano di investimento efficace nel combattere l'illusione del denaro e a ridurre al minimo l'impatto dell'inflazione a lungo termine.
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Rosario Daniele Iemulo
Private Banker da oltre vent’anni | San Felice Milano