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Guardo la cedola e non vedo il rischio

22/05/2020

Negli ultimi anni anche in alcuni giornali economici girava la pubblicità di emissioni obbligazionarie della Bei (Banca Europea degli investimenti) con cedole dell’8% e parecchi risparmiatori ingolositi da una cedola così interessante le hanno acquistate. Il ragionamento, rapido, è certamente stato “mi compro una Bei che ha rating AAA, l’emittente è solido, il capitale è garantito e prendo una cedola dell’8% dove oggi i tassi per le obbligazioni di pari solidità sono a zero, faccio un grande affare”, ma nell’affare, troppo semplice per essere affare, si cela un problema. La Lira turca, valuta di quelle obbligazioni di cui abbiamo parlato. Sette anni fa un euro valeva due lire turche oggi con un euro ci restituiscono otto lire turche; la perdita di valore va oltre il 70%. Cambio Lira turca / euro -16% da inizio gennaio 2020 -62% negli ultimi cinque anni grafico cedola rischio   La verità di queste obbligazioni è stata che sì, hanno reso l’8% all’anno, per cui negli ultimi cinque anni si è percepito il 40% di rendimento ma, dato che la valuta si è svalutata di oltre il 60%, ecco che un investimento che all’apparenza sembrava prudente, garantito e redditizio, in realtà ha comportato una perdita. Notizia di un paio di giorni fa la sospensione delle negoziazioni di titoli obbligazionari in Lira turca anche di emittenti solidi e sicuri come la Bei. Prima di farsi distrarre dall’8% o 10% di cedola, se proprio si vuole investire in un singolo titolo obbligazionario sarebbe opportuno approfondire qualche fondamentale del Paese in cui si investe come la bilancia commerciale, il tasso di inflazione, il grado di fiducia degli investitori esteri. Nello specifico la Turchia è una grande economia, fa parte della Nato, ma ha una bilancia commerciale sballata, un’inflazione galoppante e nonostante i tentativi della banca centrale nel cercare di ridurre l’inflazione non ci sta riuscendo. Inoltre la Turchia ha un “piccolo problema” perché si pensa che la banca centrale non sia propriamente indipendente, che non ci sia fiducia agli occhi degli investitori e tutto questo comporta che la moneta si svaluta, i cittadini si impoveriscono e si distruggono i risparmi. Ricordiamo che come qualsiasi investimento anche quello in obbligazioni comporta diversi fattori di rischio che andrebbero sempre valutati. Parliamo principalmente di:
  • Rischio emittente, l’incapacità totale o parziale dell’emittente di rimborsare il capitale e pagare le cedole.
  • Rischio tassi di interesse, che comporta la variabilità del prezzo nel caso in cui si volesse vendere prima della scadenza.
  • Rischio di cambio, quello che sta succedendo con la Lira turca dove le variazioni del cambio determinano variazioni anche consistenti del valore del titolo.
  • Rischio liquidità, l’eventuale vendita prima della scadenza potrebbe non avvenire in modo efficiente per mancanza di compratori.
La tentazione di trovare delle scorciatoie è sempre forte, ma molto spesso questo si traduce in veri pericoli per i risparmi e per il benessere finanziario. Quando si decide di investire è necessario stabilire i propri obiettivi di vita e farsi affiancare da un Consulente Finanziario di fiducia perché potrà sicuramente consigliarti al meglio facendoti evitare i veri pericoli.   Rosario Daniele Iemulo