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Come alleviare lo stress da inflazione

15/02/2022

È normale provare differenti emozioni quando si affrontano temi come denaro e inflazione. In particolare, quest’ultimo concetto è quello con il quale, oggi, ci troviamo a fare i conti. Perché un aumento generalizzato dei prezzi significa che, per acquistare il medesimo prodotto, oggi ci vogliono più soldi di quanti ne servissero ieri. Pur continuando a vedere che la cifra esatta dei tuoi risparmi non cambia, il valore reale è un’altra cosa ed è rapportato alla realtà, determinando il tuo potere di acquisto. L’inflazione “divora” in silenzio i nostri risparmi, un rischio che sottovalutiamo e che spesso non prendiamo in considerazione.  

L'inflazione che stiamo riscoprendo in questi mesi è causata da diversi fattori

  • dai rincari generati dalla forte crescita della domanda che, dopo le riaperture delle economie e grazie alle minori restrizioni rispetto a quelle imposte per il contrasto alla pandemia, ha sofferto veri e propri colli di bottiglia. L’offerta, infatti, continua a fare fatica a rispondere a tutte le richieste.
  • da lungo tempo le banche centrali di tutto il mondo hanno applicato politiche ultra-espansive monetizzando il debito sempre con più vigore per sostenere l’economia e far fronte a situazioni complicate, come la pandemia e non solo. Queste azioni hanno contribuito a mantenere su livelli molto bassi i tassi di interesse e hanno avuto anche il merito di attenuare la gravità della crisi, oltre a evitare che si formassero focolai di tensione finanziari.Hanno però messo in circolo una enorme quantità di moneta e, negli ultimi anni, molti economisti per spiegare questo fenomeno hanno fatto ricorso alla metafora del ketchup:“Hai presente quando cerchiamo di far uscire il ketchup dalla bottiglia? La capovolgiamo e diamo un colpo sul fondo. Non esce niente. Lo colpiamo ancora e ancora finché, finalmente, ne esce troppo e troppo in fretta. Questo è il principio del “ketchup effect”. Questo è quello che sta accadendo attualmente con l’inflazione.
  • Come se non bastasse, si è aggiunta anche la crisi energetica, aggravata dalle questioni geo-politiche in Ucraina. I sensibili rincari della benzina, del diesel e del metano da riscaldamento ne sono una puntuale conseguenza.
  Tutto questo si traduce in maggiori aspettative di inflazione. I produttori che subiscono i rincari più alti delle materie prime cercano di scaricare le maggiorazioni sui prezzi al consumo. Un circolo vizioso che ha già portato il carovita al 7,2% negli Stati Uniti, oltre il 4% in Europa compreso in Italia.       L’inflazione di oggi è semplicemente il risultato di una quantità eccessiva di denaro unita alla scarsa disponibilità di beni. Riprendendo l’analisi oggettiva degli amici di Kaidan che ringrazio per il contributo, essa è un elemento di disturbo che va e che viene, tuttavia è importante capire che fa parte del ciclo normale di un'economia. In alcuni periodo si fa sentire parecchio e in ogni caso non deve essere sottovalutata. Un altro importante aspetto da evidenziare è che l’inflazione effettiva cambia da persona a persona, da famiglia a famiglia. I prezzi si modificano in modo diverso a seconda della tipologia, del settore e anche della qualità di prodotti e servizi: i beni di lusso, ad esempio, hanno subito nel 2021 un rialzo del 10,1% a fronte di un’inflazione che in Italia si è attestata all’1,7%! Per questo diventa importante che ciascuno comprenda a quale “personale” inflazione è esposto, e adotti di conseguenza le azioni necessarie a difendere il proprio potere d’acquisto. Dal punto di vista finanziario l’inflazione danneggia maggiormente quelle forme di risparmio ritenute più semplici, ma anche più sicure. Come una tassa occulta, colpisce la liquidità e gli investimenti rappresentati principalmente dai titoli obbligazionari a tasso fisso, nei quali l’investitore ottiene una cedola regolare e predeterminata dal punto di vista nominale, ma esposta a un impoverimento reale tanto maggiore quanto lunga è la durata dell’investimento e alta l’inflazione. Nella tabella sotto sono indicate le performance delle obbligazioni governative a diverse scadenze e nella colonna gialla viene stimato il periodo di tempo in anni necessario con i tassi attuali a recuperare tali perdite.       Un modo per combattere e vincere l’inflazione è rappresentato dall’investimento in beni reali e in particolare è rappresentato nell’investire nel mercato azionario. Storicamente, il posizionamento sul capitale di rischio ricompensa ampiamente l’investitore che può permettersi il corretto orizzonte temporale. Tutti i mercati azionari sufficientemente diversificati dimostrano di raggiungere questo obiettivo.       Entra ora a far parte della mia community e unisciti agli oltre 200 Manager (CEO, Direttori, Partner) e Imprenditori presenti. Due volte al mese, iscrivendoti alla mia newsletter, “Oggi ti parlo di…” riceverai in regalo gli esclusivi contenuti che curo per farti gestire al meglio i tuoi risparmi e per rimanere sempre informato ed evitare il rischio di trovarti finanziariamente in difficoltà.     Rosario Daniele Iemulo Private Banker da oltre vent’anni | San Felice Milano