Nel mondo sono in corso profondi mutamenti a livello demografico, nei Paesi occidentali la popolazione invecchia mentre nei Paesi emergenti si sta sviluppando una nuova classe media.
All’interno di questi cambiamenti anche
il ruolo dei nostri amici a quattro zampe sta cambiando profondamente diventando sempre di più membri effettivi della famiglia.
Secondo una recente indagine di GfK Eurisko innumerevoli sono i
benefici derivanti dal convivere con gli animali domestici.
Gli animali all'interno della famiglia portano nell'ordine: serenità e gioia (43%), allegria e divertimento (36%), pace e tranquillità (16%) e sicurezza (6%) ma secondo i proprietari contribuiscono anche a migliorare la qualità della vita stimolando a svolgere attività fisica (94%), favoriscono la socialità e la comunicazione (81%) e hanno effetti positivi sulla salute psicologica (95%).
In Italia 1 famiglia su 4 possiede un animale domestico ed è pronta a non badare a spese pur di far stare bene il proprio amico.
Con il fenomeno della “parentizzazione” è nato un vero e proprio settore economico dedicato agli animali domestici,
la Pet Economy, dove rientrano tutta una serie di prodotti e servizi dedicati agli animali domestici che non significa solamente cibo, cucce o guinzaglio.
Sono tante le spese indispensabili che bisogna mettere in conto quando si accoglie nella propria famiglia un animale domestico
A spanne possiamo dire che:
Per un gatto si spendono in media 22 euro al mese e 265 euro all’anno in cibo all’anno.
Per i cani di taglia medio-piccola (20 chili) si spendono 30 euro al mese e 360 all’anno in cibo;
Per cani sopra i 20 chili si sale a 48 e 575 euro.
Ci avviciniamo alle vacanze e sempre più spesso gli animali domestici sono diventati driver delle scelte vacanziere dei padroni. “Il turismo animalista – ricorda Enpa – a fronte di una perdurante crisi del settore turistico è in crescita costante, come possono testimoniare i gestori delle spiagge dog-friendly a pagamento”.
La
pet hospitality è un trend ad alto tasso di crescita e per le strutture alberghiere essere pet friendly diventerà sempre di più una soluzione di marketing strategica.
Se poi ci troviamo nella situazione di dovere curare il nostro animale, ci imbattiamo in costi che possono arrivare a essere fino a 80 volte più alti rispetto a curare una persona.
Le aziende nel comparto “animale” evidenziano margini lordi (al netto dei soli costi diretti di produzione) prossimi al 60%, rispetto al margine lordo medio dell’Indice MSCI World Healthcare del 37%.
A livello globale le spese per le
cure veterinarie aumentano dell'8% ogni anno.
Anche il
settore assicurativo dedicato al pet è in piena crescita perché le cure del proprio animale possono essere elevate, soprattutto in caso di malattia o infortunio ed è molto utile sottoscrivere una polizza assicurativa che copra tali rischi, oltre a quella sulle possibili conseguenze di eventuali comportamenti non idonei dell’amico animale perché ricordiamo che l’articolo 2052 del Codice Civile prevede che il padrone sia responsabile dei danni prodotti dal proprio animale.
Tutto il settore dedicato agli animali domestici è a prova di recessione ed il “pet market” negli Stati Uniti è il primo mercato in assoluto con una crescita annua del 5%. Anche nei Paesi emergenti il settore è in forte espansione.
In conclusione il valore sociale degli animali domestici è inconfutabile e la passione per gli animali e per tutto ciò che li riguarda è uno dei megatrend in essere.
Investire in questo settore nell’ambito della più ampia pianificazione finanziaria, mantenendo i benefici della
diversificazione, rappresenta il modo migliore e più diretto per trarre vantaggio dai profondi mutamenti in corso.
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Rosario Daniele Iemulo
Private Banker da oltre vent’anni | San Felice Milano