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In questo articolo voglio condividere con te il motivo per cui negli investimenti finanziari il risparmiatore medio ottiene rendimenti molto più bassi rispetto al mercato. Se ritieni di essere un investitore di tipo medio, questo è l’articolo giusto per te. Negli ultimi venti anni, nonostante ci siano stati alcuni eventi avversi, esempio la pandemia, che hanno influenzato le economie ed i mercati finanziari, la maggior parte delle tipologie di investimento ha raggiunto i massimi storici. Pensiamo alle azioni o agli immobili (non in tutti i paesi) e alle materie prime. Di fronte a questi numeri impressionanti la cattiva notizia è che l'investitore medio non ha goduto di questi rendimenti. Infatti, negli ultimi due decenni, il rendimento dell’investitore in media è stato decisamente peggiore rispetto a quasi la totalità delle alternative di investimento. Perché l’investitore medio ottiene questi bassi rendimenti nonostante le buone performance dei mercati? La risposta è semplice: Emozioni. Qui di seguito il ciclo emotivo degli investitori che condiziona le decisioni d’investimento. La maggior parte compra ai massimi e vende ai minimi... Oggi ti rivelerò come superare la curva della paura attraverso le cinque regole per ridurre gli investimenti emotivi che ti aiuteranno a prendere decisioni di investimento più razionali.

Si sono appena concluse le XXXII olimpiadi di Tokio che ricorderemo sia per il fatto che si sono svolte con un anno di ritardo a causa della pandemia sia per le due importanti medaglie d’oro di Jacobs nei 100 metri piani e di Tamberi nel salto in alto, oltre alla medaglia d’argento della grandissima Vanessa Ferrari. Medaglie che si sommano alle altre 40 e che rappresentano il record storico per la nostra nazione. Quali sono le caratteristiche in comune degli atleti che hanno vinto una medaglia e hanno raggiunto il loro obiettivo più importante a livello sportivo? Ne possiamo elencare almeno quattro: gli obiettivi specifici la pianificazione per raggiungerli la costanza degli allenamenti seguendo un metodo un bravo coach Quattro caratteristiche, le stesse che possiamo fare nostre per la gestione dei nostri risparmi.

Nell’ultimo periodo ho notato come tante persone che si approcciano agli investimenti finanziari hanno troppo spesso fretta di guadagnare. Ma come mai c’è questa frenesia del tutto subito? Proviamo ad esplorare un paio dei principali motivi: Le persone che cercano il tutto subito iniziano ad investire quando per lunghi anni hanno mantenuto sul conto corrente tutti i risparmi e adesso cercano di dover rimediare ad una situazione che non gli piace. I social, i colleghi di lavoro, gli amici alimentano la speranza che basta acquistare qualche titolo per guadagnare facilmente e far salire il saldo del conto corrente, ma se fosse così facile lo farebbero tutti. E tu ti riconosci in qualcuna di queste situazioni? I mercati finanziari non sono una gara dei cento metri dove il traguardo è molto vicino, investire è come fare una maratona e se non l’affronti senza aver pianificato ogni dettaglio difficilmente arriverai al traguardo. Il tempo è la risorsa più importante per ogni investitore e le scorciatoie, come in ogni ambito della vita, non funzionano.

Oggi più che mai viviamo in un contesto in cui abbiamo a portata di mano l’accesso a qualsiasi tipo di informazione. Tutto questo diminuisce il divario digitale, ma sicuramente accentua il sovraccarico delle informazioni. La rapida diffusione di notizie in ambito finanziario fa sì che si moltiplichino anche le opinioni finanziarie. La maggior parte delle persone, però, non ha modo di esaminare tali informazioni e non ha neanche tempo per farlo, per cui questo rumore incessante si tramuta in un costo per gli investitori se non si ha un processo per filtrarlo che ci consenta di concentrarci su ciò che conta veramente. Come ha osservato il famoso investitore Peter Lynch: “Le notizie sul mercato azionario sono passate da difficili da trovare (negli anni '70 e all'inizio degli anni '80), poi facili da trovare (alla fine degli anni '80), quindi difficili da evitare”. Uno studio del 1997 dell'economista comportamentale statunitense Richard Thaler, i soggetti con il maggior numero di dati ha fatto il peggio in termini di soldi guadagnati. Sono cinque i modi per gestire il sovraccarico informativo e rimanere concentrati come investitori:

Oggi giorno, con un semplice click si ha accesso a tutto, si può conoscere tutto, si comparano e si assumono tutte le informazioni che si vogliono… e … anche di più! Viviamo in una società in cui costantemente si è bombardati da informazioni e messaggi su come pensare, agire e persino sognare. Informazioni veicolate da Twitter, Facebook, blog, messaggistica istantanea, YouTube, LinkedIn e numerosi altri social network con cicli di notizie ed informazioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Internet è diventato una comodità, ma anche una fonte di ansia. Sentiamo il bisogno di avere sempre più informazioni perché pensiamo che solo così la nostra decisione possa essere migliore. Ma… il nostro cervello può inglobare innumerevoli informazioni, ma oltre un certo livello, le ingloba e le mette da parte perché il nostro sistema cognitivo va in tilt per l’incapacità di elaborare tutti gli input che gli arrivano. Questo sovraccarico non produce alcun effetto benefico al processo decisionale. L’economista Herbert A. Simon dice che: “La ricchezza di informazioni genera una povertà di attenzione”.

La domanda è buona e la risposta dipende da diversi fattori. In primis, una buona risposta da dare è quella che un bravo consulente finanziario mette al centro “proprio te”, prima ancora che i mercati finanziari. Il consulente finanziario ti guida e ti aiuta a riflettere su cosa è davvero importante come ad esempio: Quale protezione mi serve, in caso di grave imprevisto, per garantire serenità a me e ai miei cari? Quale sarà la mia pensione? Potrò godermi la vecchiaia? E se avessi bisogno di cure, riuscirò a far fronte a queste spese? Quanto sarà necessario accantonare per i figli? Il mio portafoglio titoli e fondi è efficiente dal punto di vista fiscale? In caso di modifica del quadro normativo fiscale il mio patrimonio è protetto? Questi sono tutti i punti di cui si occupa un bravo consulente finanziario, queste sono le cose che un consulente finanziario può prendere in considerazione con te, per te.

Serve la strategia. Sì, se si vogliono moltiplicare i propri soldi si ha proprio bisogno di avere una strategia. Quando si tratta di investire, l’aspetto che molte persone sbagliano è la prospettiva. Si è felici di guadagnare 10 subito, ma sapere aspettare significherebbe portarsi a casa 50 invece dei 10 iniziali. Bobby Bonilla conosce bene il potere della pazienza ed è riuscito ad ottenere quasi 30 milioni di dollari al posto di 5,9 milioni. Leggi con attenzione questa storia realmente accaduta. Dal 1988 al 1991 Bonilla è stato uno dei migliori giocatori della Major League di Baseball. È stato sei volte All-Star ma nel 1999, mentre giocava per i New York Mets, la carriera di Bonilla iniziò una fase discendente e i Mets decisero di risolvere il contratto e di farsi carico dei restanti $5,9 milioni da pagare. Invece di liquidare l’intero importo in un’unica soluzione si accordarono con il giocatore nel rimandare i pagamenti fino al 2011 garantendo la capitalizzazione per gli 11 anni calcolati dal giorno della rescissione del contratto per poi effettuare pagamenti annuali di quasi $1,2 milioni per 25 anni a partire dal 1° luglio 2011 ad un tasso di interesse dell'8%. In America viene considerato uno degli accordi più leggendari nella storia dello sport, ma anche il più disastroso per la squadra dei Mets. Ogni 1° luglio i Mets versano sul conto corrente di Bonilla 1,2 milioni di dollari e continueranno a farlo fino al 2035, quando avrà 72 anni. Se dovesse morire prima, questi soldi andranno per contratto agli eredi. In totale guadagnerà 29,8 milioni di dollari, cinque volte quello che avrebbe ottenuto se avesse accettato in un’unica soluzione i 5,9 milioni di dollari. In pratica ottiene annualmente un rendimento dell'8% garantito, in un’epoca come quella attuale di tassi a zero o negativi e senza alcuna volatilità tipica del mercato azionario. Ecco perché a New York il 1° luglio è conosciuto come "Bobby Bonilla Day".

Nel mondo sono in corso profondi mutamenti a livello demografico, nei Paesi occidentali la popolazione invecchia mentre nei Paesi emergenti si sta sviluppando una nuova classe media. All’interno di questi cambiamenti anche il ruolo dei nostri amici a quattro zampe sta cambiando profondamente diventando sempre di più membri effettivi della famiglia. Secondo una recente indagine di GfK Eurisko innumerevoli sono i benefici derivanti dal convivere con gli animali domestici. Gli animali all'interno della famiglia portano nell'ordine: serenità e gioia (43%), allegria e divertimento (36%), pace e tranquillità (16%) e sicurezza (6%) ma secondo i proprietari contribuiscono anche a migliorare la qualità della vita stimolando a svolgere attività fisica (94%), favoriscono la socialità e la comunicazione (81%) e hanno effetti positivi sulla salute psicologica (95%). In Italia 1 famiglia su 4 possiede un animale domestico ed è pronta a non badare a spese pur di far stare bene il proprio amico. Con il fenomeno della “parentizzazione” è nato un vero e proprio settore economico dedicato agli animali domestici, la Pet Economy, dove rientrano tutta una serie di prodotti e servizi dedicati agli animali domestici che non significa solamente cibo, cucce o guinzaglio.

Si stanno disputando quest’anno gli europei di calcio rimandati a causa della pandemia. Il calcio, e soprattutto la nostra Nazionale, unisce e fomenta gli animi di molti italiani, che sperano di vedere la propria squadra primeggiare. Molti aspetti del gioco del calcio possono essere direttamente collegati alle finanze e agli investimenti. Una squadra di calcio di successo, a maggior ragione la squadra della Nazionale, richiede un alto livello di sinergia tra i vari componenti del gruppo. Proprio come avviene per ottenere un piano finanziario di successo. I manager di calcio sanno che le decisioni che prendono influenzeranno il rendimento del loro club in una competizione, pertanto la loro capacità di coordinamento di tutte le parti aiuta a guidare il gruppo per raggiungere il loro obiettivo finale: vincere i campionati e le coppe.

L’articolo di questa settimana prende spunto da una conversazione avvenuta con un cliente, che di mestiere è imprenditore la cui azienda ha raggiunto i cinquant’anni di attività e si appresta a passare la guardia ai figli. Il tema del passaggio alle generazioni future è molto delicato, in molte situazioni si fa fatica a stabilire una tabella di marcia che permetta all’azienda di avere una continuità operativa. La prova sta nel fatto che meno della metà di tutte le imprese familiari riesce a sopravvivere a un cambio generazionale e in un'indagine sulle imprese familiari condotta nel 2014, è stato riscontrato che solo il 12% delle imprese va oltre la terza generazione. Secondo recenti indagini la sfida più grande per gli imprenditori è rappresentata dalla capacità di mantenere un equilibrio tra i membri della famiglia man mano che la stessa si evolve e le generazioni successive chiedono di partecipare attivamente agli affari. Fanno il successo o il fallimento del cambio generazionale di un'impresa familiare non solo le questioni aziendali, ma anche da quelle familiari. Le domande che tanti imprenditori si pongono sono: La nostra azienda è pronta per la successione o è meglio cederla? Come possiamo garantire che l’unità tra i membri della famiglia rimanga intatta? Quali membri della famiglia dovrebbero assumere determinati ruoli in futuro? Come potrà essere mantenuto lo spirito imprenditoriale? Come trovare il giusto equilibrio tra gli interessi dei membri della famiglia che lavorano in azienda e quelli che sono solo azionisti? Queste domande sono le stesse che ogni tanto ti poni anche tu? Una delle misure più importanti per poter rispondere a queste domande e garantire la sopravvivenza a lungo termine dell’impresa è la costituzione famigliare. Tutte le imprese pianificano per il futuro attraverso piani strategici, budget e previsioni, allo stesso modo le famiglie imprenditoriali dovrebbero pianificare per il futuro facendosi aiutare da strumenti che permettano il più possibile di avere un quadro preciso di tutto quello che le riguarda.