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L’erba del vicino è sempre più verde… quante volte ci è capitato di sentire questo detto, e a chi guardando “l’erba del vicino”, qualche volta, non è venuta un po’ di invidia? Ecco, proprio questo sentimento è quello che ci fa venire l'ansia di perdere qualcosa quando vediamo che altre persone stanno partecipando ad una bella esperienza, in noi cresce la paura di essere tagliati fuori da quel qualcosa di bello. F.O.M.O. (Fear Of Missing Out) è l’acronimo inglese che descrive questa sensazione. È stato inventato dall’autore e venture capitalist Patrick J. McGinnis nel 2004 e nel mondo anglosassone è di uso comune tra le persone nate tra i primi anni ‘80 e fine degli anni ‘90: i Millennials (o generazione Y), il primo gruppo “connesso” della storia. Il concetto di F.O.M.O. è in parte associato all'ansia sociale che risulta dal guardare i "momenti salienti" della vita di altre persone che si svolgono sui social media e portano a sentirsi privati di una determinata esperienza. Questo termine può essere declinato anche in finanza quando viene applicato a decisioni di investimento che portano a provare preoccupazione per le occasioni mancate. La paura di “perdere un treno” è qualcosa che tutti abbiamo sperimentato. Quante volte sentiamo che a un determinato titolo o settore sta succedendo qualcosa di interessante e redditizio? Potremmo non conoscere tutti i dettagli, ma sembra imperdibile e la finestra di opportunità per saltare a bordo potrebbe chiudersi… In questo preciso momento storico sembra esserci una diffusa e affannosa ricerca di rendimento senza molta preoccupazione dei rischi ad essa connessi. È la paura di perdersi qualcosa! Quando ti viene all’orecchio che un gruppo di investitori sta guadagnando molto bene grazie ad una particolare scelta di investimento, ciò che si prova è una fretta di partecipare alla festa buttandocisi a capofitto… “va bene a loro deve andare bene anche a me”. Questo atteggiamento è ciò che crea l’effetto valanga che trascina il prezzo: gli investitori comprano o vendono in massa. Le quotazioni salgono o scendono fino all’inverosimile, ma il valore raggiunto dall’asset non ha nessun sottostante, nessuna ragione macro/microeconomica o finanziaria che la giustifichi. A quel punto gli investitori temono di perdere un’opportunità vantaggiosa, così iniziano a comprare; invece di esaminare i fondamenti dell’operazione o l’attendibilità dei dati, operano sulla scia delle decisioni altrui. Validare un comportamento simile significa quasi sempre cavalcare un trend apparentemente redditizio, che in realtà è gonfiato dall’emotività generale, per cui i primi segnali, dettati dalle posizioni che contano, ad un certo punto faranno invertire il trend. Sui mercati particolarmente volatili un atteggiamento di questo genere è davvero molto rischioso. La realtà è che spesso, quando si sente parlare di una grande opportunità di investimento, la possibilità di realizzare un profitto è già volata e, in effetti, si acquisterà semplicemente in alto piuttosto che in basso. Se sei davvero tentato di acquistare la prossima azione GameStop, fallo con denaro che puoi permetterti completamente di perdere come un gioco. Non utilizzare denaro che altrimenti utilizzeresti per ripagare i debiti o risparmiare per la pensione o risparmiare per l'istruzione universitaria di tuo figlio. Quei soldi dovrebbero essere allocati in investimenti più stabili e affidabili. In finanza non esistono (in nessun momento) occasioni strabilianti o promozioni da cogliere al volo. In finanza non esistono treni in corsa su cui salire: il processo d’investimento è un’attività seria (inevitabile aggiungo io) che necessita del giusto tempo per comprenderne almeno gli aspetti essenziali. A differenza della speculazione, una strategia di investimento a lungo termine basata sugli obiettivi con una solida consulenza finanziaria non necessita di scovare il titolo migliore e neanche quello di cercare di anticipare il mercato. Oggi più che mai è consigliabile astenersi dal concentrare l’investimento in un unico momento d’ingresso! Meglio pianificare la costruzione del proprio portafoglio con gradualità, pena il rischio di esser travolti dal “treno in corsa”. Entra ora a far parte della mia community e unisciti agli oltre 200 Manager (CEO, Direttori, Partner) e Imprenditori presenti. Due volte al mese, iscrivendoti alla mia newsletter, “Oggi ti parlo di…” riceverai in regalo gli esclusivi contenuti che curo per farti gestire al meglio i tuoi risparmi e per rimanere sempre informato ed evitare il rischio di trovarti finanziariamente in difficoltà. Rosario Daniele Iemulo
Facendo una semplice ricerca su Google digitando il termine libertà finanziaria si ottengono oltre cinque milioni di risultati. È certamente un argomento che coinvolge molto, si parte dal fatto ovviamente che sia d’interesse comune il tema denaro e che quindi prima o dopo tutte le persone siano sopraffatte da senso d’ansia, frustrazione, confusione e insoddisfazione nel momento in cui si parla di investimenti finanziari… soprattutto se gli investimenti sono i propri! Proviamo a dare un senso compiuto al concetto astratto di “libertà finanziaria”. Libertà finanziaria significa che si possono prendere decisioni di vita senza essere eccessivamente stressati per l’impatto finanziario perché “si è preparati”. Si presuppone il controllo delle finanze e non viceversa, quindi siamo noi che abbiamo il potere sulle nostre finanze e non è il denaro che ci controlla. Questo concetto è molto importante. Libertà finanziaria non significa che sei libero dalla responsabilità di gestire bene i tuoi soldi, al contrario, avere il controllo delle proprie finanze è il frutto di un duro lavoro, sacrificio e tempo. E ne vale la pena. Il tutto ha significato soggettivo e dipende dal tipo di vita che vogliamo avere, dagli obiettivi che ci poniamo e pertanto la prima domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi è: Cosa significa la libertà per me? Le risposte sono delle più disparate perché gli interessi di ciascuno ed ancora prima le possibilità che ognuno di noi ha sono molteplici e differenziate. Quando si ha la libertà finanziaria si hanno le opzioni di scelta e sono tre i pilastri da considerare:
- La prima cosa da fare è imparare a gestire il proprio denaro attraverso un budget perché senza di esso ci si troverà a chiedersi dove sono finiti i soldi alla fine di ogni mese. Questa non è indipendenza finanziaria, è la strada giusta per il disastro finanziario.
- Il tuo grande strumento di creazione della ricchezza è il tuo reddito, quindi quando si tratta di scegliere un tipo di lavoro o una determinata carriera è fondamentale scegliere quello che ti piace e che supporti i tuoi obiettivi di sicurezza finanziaria perché ti aiuterà a goderti il tuo viaggio di vita. La scelta della carriera può avere un grande impatto sul tuo piano finanziario a lungo termine.
- Prendere le giuste decisioni di investimento e rimanere fedele al proprio piano di investimento, certo alcune volte può sembrare noioso e deprimente ma è proprio questo che consentirà di raggiungere i propri obiettivi.
Il giallo… il fatidico giallo che preannuncia il rosso, il controverso giallo che quando scatta ci mette addosso quell’adrenalina che ci consente di sfidare il rosso o, prudentemente, ci dice di fermarci in attesa del certo rosso… Il semaforo! Inevitabile e fondamentale. La paternità del semaforo è assegnata alla città di Londra dove nel 1868 venne progettato ed installato il primo semaforo. Ebbe vita breve, esplose e causò la morte di un poliziotto. Fu all’inizio del 1900 che apparvero nuovamente i semafori nelle città, dapprima a due colori, rosso e verde. All’inizio furono problemi, il verde, diventando improvvisamente rosso, causava molti incidenti perché i conducenti non avevano il tempo sufficiente per fermarsi, quindi un ufficiale di polizia di Detroit, William Potts, ideò un nuovo sistema inventando la luce gialla per avvertire i conducenti di un semaforo rosso in arrivo. L'idea era che le persone rallentassero all’accendersi della luce gialla per potersi fermare prima del rosso. Ma sappiamo tutti come va di solito… Tante persone all’accendersi del giallo accelerano perché la soddisfazione di battere un rosso è innegabile, questo perché di solito, tutto ciò che ci interessa è arrivare rapidamente da qualche parte. Qui entra in gioco il concetto del rischio in quanto immediatamente nel nostro cervello iniziano a scorrere le domande: "Ci sono altre auto che attraversano l'incrocio? Pedoni? Poliziotti nelle vicinanze? Ce la farò?". Ma quando siamo costretti a rallentare perché sappiamo che non possiamo farcela, il processo decisionale immediato ad alto rischio viene meno. Scommetto che ti starai chiedendo cosa c’entri il semaforo con gli investimenti. È proprio il semaforo giallo quello che riassume il comportamento umano e degli investitori. Investire per molte persone può essere eccitante come cercare di battere quella luce gialla prima che diventi rossa. Nella società del presentismo, come quella in cui viviamo, la soglia di tolleranza per ogni minimo ritardo nella soddisfazione di un desiderio è pari a zero e spesso porta a prendere decisioni avventate e sbagliate che conducono sempre allo stesso punto… una perdita economica. Molte persone pensano che investire con successo significhi indovinare il momento esatto di acquisto e di vendita. Così come si tenta di sfidare il semaforo giallo per anticipare il rosso, allo stesso modo il richiamo di entrare per anticipare una successiva crescita del mercato o di uscire al momento giusto per anticipare una discesa può tentare diversi investitori. Sostanzialmente questi investitori cercano di battere il mercato con l’astuzia. O almeno così pensano. In realtà, non è detto che si riescano a ottenere risultati migliori. Diventare un investitore significa avere una prospettiva a lungo termine ed è qui che entra in gioco la virtù della pazienza anche se sappiamo non è naturale per la maggior parte di noi, che si tratti di semafori agli incroci o di investire. In entrambi i casi, vogliamo solo arrivarci (o arricchirci) il più velocemente possibile. Pazienza e lungimiranza rappresentano i beni più rari per ogni investitore e non può esistere nessun progetto di investimento che non tenga conto della componente Tempo. Mentre può essere divertente battere la luce gialla alla ricerca di soldi veloci, il processo sano di investimento porta ad avere più soldi in sicurezza ogni volta che arrivo alla luce verde. Due cose separano i guadagni a breve termine ad alto rischio dai guadagni a lungo termine a basso rischio: pazienza e processo. Potresti essere fortunato una o due volte nel tentativo di anticipare il mercato e trovare l’investimento della vita, ma la storia dimostra che la pazienza e il lungo termine sono gli unici modi per costruire ricchezza sostenibile. Il tempismo del mercato non batte quasi mai il tempo sul mercato e la pazienza trasforma una scommessa in un investimento. Quindi, la prossima volta che hai voglia di correre a sfidare quella luce gialla, prova a pensare a questo e magari rivolgiti al tuo consulente finanziario di fiducia che ti aiuterà a mettere a fuoco la realtà facendoti allontanare dal tentativo di battere il semaforo giallo con il rischio di non raggiungere il verde della tua serenità finanziaria. Entra ora a far parte della mia community e unisciti agli oltre 200 Manager (CEO, Direttori, Partner) e Imprenditori presenti. Due volte al mese, iscrivendoti alla mia newsletter, “Oggi ti parlo di…” riceverai in regalo gli esclusivi contenuti che curo per farti gestire al meglio i tuoi risparmi e per rimanere sempre informato ed evitare il rischio di trovarti finanziariamente in difficoltà. Rosario Daniele Iemulo
Perché perdersi il piacere di godere del cibo del nostro ristorante preferito? Come cambiano le abitudini degli italiani… Nell’ultimo anno la consegna a domicilio di food si è dimostrata un servizio essenziale, portando direttamente a casa, in modo facile, veloce e sicuro i propri piatti preferiti. Le ricerche su Google in tutto il mondo delle parole "consegna di cibo a domicilio" sono aumentate in modo esponenziale e secondo alcuni studi le consegne mensili a domicilio di ristoranti sono aumentate di quasi il 350% rispetto ai livelli di pre-covid. Tale tendenza ha fatto proliferare la nascita di app per la prenotazione del cibo e le aziende legate alla consegna hanno notevolmente accresciuto il loro fatturato. Una di queste società, Deliveroo, per sfruttare il buon momento in termini di ricavi (ma non di utili) e anche di mercato, ha deciso di quotarsi alla borsa di Londra, ma nel primo giorno di quotazione il valore del titolo è sceso del 26% rispetto al prezzo iniziale tanto da portare diversi investitori a definire questa quotazione: “la peggiore Ipo nella storia della borsa di Londra”. Ma quali sono stati i motivi di questo fallimento e cosa c’entrano i criteri Esg? Il motivo principale è il modello di business della piattaforma dove molti analisti hanno evidenziato lo sfruttamento dei rider ed alcuni grandi gestori britannici, tra cui Aberdeen, Aviva e Legal & General, si sono rifiutati di partecipare alla sottoscrizione dei titoli e di inserirli nei propri portafogli proprio perché ritengono che la società non rispetti gli standard di un corretto trattamento dei lavoratori e dei loro diritti. Non sono considerati in linea con i criteri di investimento responsabile. C’è poi il tema della governance. In particolare, il fatto che il fondatore Will Shu, amministratore delegato, con appena il 6,3% delle azioni abbia diritti di voto straordinari controllando di fatto al 57,5% Deliveroo per tre anni. Questo esempio ci porta a considerare come anche la finanza possa essere sostenibile, dove le decisioni finanziarie, le strategie d’investimento e di allocazione delle risorse consentono progressi nella direzione dello sviluppo sostenibile. Gli investimenti sostenibili o gli investimenti ESG, abbreviazione di Environmental, Social and Governance, sono una concreta manifestazione di finanza sostenibile. Come risparmiatori ed investitori abbiamo la possibilità di orientare i nostri investimenti verso quelle aziende che contribuiscono alla lotta contro i cambiamenti climatici, che affrontano in modo efficace le problematiche relative alla qualità dei contratti di lavoro, l'uguaglianza sul posto di lavoro e la formazione e lo sviluppo del personale oltre ad una buona governance societaria con comitati diversificati e responsabili e diritti degli azionisti. Tra il 2014 e il 2018, i patrimoni gestiti in modo sostenibile sono aumentati di oltre il 68% e ora rappresentano circa un quarto di tutti i patrimoni gestiti a livello globale. L'Europa è in prima linea in questa crescita e rappresenta oltre il 50% degli investimenti responsabili a livello mondiale. Investire significa guardare al futuro e l’investimento ESG permette di adottare una visione di lungo termine nell’allocazione delle risorse non limitandosi ai soli ritorni economici, ma anche alla creazione di benefici per l’ambiente e la società in generale. Oggi è possibile coniugare finanza, crescita e sostenibilità per un modello di economia che permetta di preservare l’ambiente in cui viviamo e favorisca lo sviluppo sociale. Seguimi, ti terrò aggiornato su questa e molte altre tematiche d’attualità finanziaria e se vorrai fare qualche approfondimento per un investimento sicuro e sostenibile contattami, insieme sapremo percorrere la migliore strada e pianificare il tuo migliore progetto di “vita”. Entra ora a far parte della mia community e unisciti agli oltre 200 Manager (CEO, Direttori, Partner) e Imprenditori presenti. Due volte al mese, iscrivendoti alla mia newsletter, “Oggi ti parlo di…” riceverai in regalo gli esclusivi contenuti che curo per farti gestire al meglio i tuoi risparmi e per rimanere sempre informato ed evitare il rischio di trovarti finanziariamente in difficoltà. Rosario Daniele Iemulo
In un passato, neppure troppo lontano, tante banche lottavano a colpi di promozioni per accaparrarsi un cliente con tanta liquidità, ma, oggi che la situazione è cambiata occorre fare i conti con scenari molto diversi. Chi si sarebbe immaginato che per mantenere depositati i propri risparmi sul conto corrente si dovesse pagare o addirittura si venisse invitati a trasferire la liquidità presso altre banche? Ha fatto scalpore la scelta di Fineco di chiudere il conto a quei clienti che lo utilizzano esclusivamente per depositarvi la liquidità ma dobbiamo dire che in Europa molte banche, già da oltre un anno, fanno pagare una commissione dello 0,50% sui depositi sopra i 100.000 euro. Anche in Italia, diversi istituti bancari, tra cui Unicredit, Bper, Bnl hanno introdotto una commissione sui conti delle persone giuridiche sulle giacenze superiori ad una determinata cifra. Ma quali sono le ragioni di questo cambio di rotta? Come sappiamo, la Bce, nel tentativo di sostenere l’economia, ha adottato da tempo una politica monetaria espansiva che ha avuto il merito da una parte di immettere liquidità nel sistema economico (anche se chi ha beneficiato di questa liquidità non l’ha investita ma l’ha depositata sul conto corrente) e dall’altra di ridurre i tassi interbancari come l’Euribor, il tasso utilizzato dalle Banche per le operazioni di finanziamento, attualmente al – 0,553%. Per cui, la prospettiva che si mantenga su tali livelli ancora per svariati mesi (come da analisi macroeconomiche di Bce), ha determinato un impatto sfavorevole sull'attività di gestione della liquidità da parte delle banche, con particolare riferimento a quella depositata dai clienti sul conto corrente specie se per lunghi periodi, rendendola di fatto ancora più onerosa (secondo gli ultimi dati di ABI sui conti correnti delle banche italiane sono depositati 1.740 miliardi di Euro). Il risultato della scelta degli italiani di tenere fermi i propri risparmi sul conto corrente, risulta opposto a quello desiderato perché, in questo modo, tenendo bloccati i soldi ci si ritrova più poveri. Negli ultimi vent'anni, tutto sommato, l'inflazione non è stata poi tanto alta, ha viaggiato intorno al 2% o giù di lì e sempre negli ultimi vent'anni abbiamo avuto una situazione dove l'economia mondiale, rappresentata col famoso indice Morgan Stanley World Index, nonostante tutto quello che è successo in termini di eventi negativi, ha conseguito un ritorno del 600% mentre dall'altra parte l'inflazione solo per l'effetto della capitalizzazione composta ha eroso il potere d'acquisto di circa il 34% per chi avesse tenuto la liquidità sul conto. Facciamo un esempio per rendere bene l’idea. Immaginiamo di avere due cugini, uno che vive negli Stati Uniti e uno in Italia, che vent'anni fa hanno ricevuto in eredità 1000 euro. Gli americani, come sappiamo, spendono di più di noi così, quando l’italiano ha ricevuto quei 1000 euro, ha detto: intanto me li metto da parte perché “non si sa mai” e poi vediamo cosa succede. Il cugino americano, invece, vedendosi arrivare l’eredità ha detto: fantastico, intanto 500 euro me li spendo e gli altri 500 li investo sull’economia del mondo. Negli anni l'americano ha continuato a tenere i soldi investiti lì e l’italiano invece ha continuato tra un disastro e l'altro a dire “ma non mi fido… non lo so… non è il momento migliore per investire” quindi ha continuato a tenere i suoi 1000 euro sul conto corrente. Oggi l'italiano, che apparentemente è molto più virtuoso di suo cugino americano, si ritrova con 660 euro come potere d'acquisto mentre il cugino americano, più cicala perché ne ha pure spesi subito la metà, se ne ritrova 3500. Gli americani hanno una propensione al risparmio molto bassa e di consumo alta, al contrario degli italiani, ma il risultato è che i risparmiatori americani sono diventati più ricchi mentre invece noi no. Perché? Quei pochi risparmi che accantonano gli americani li fanno lavorare investendoli nell’economia reale attraverso gli indici azionari… mentre noi italiani, se potessimo, li terremmo ancora sotto il materasso. Nel grafico sotto notiamo quanto abbia reso la liquidità parcheggiata sul conto e quanto se investita nell’economia reale attraverso l’indice azionario globale. Proviamo a comparare i rendimenti di 100.000 euro investiti negli ultimi 10 anni nelle diverse forme di impiego. Se poi consideriamo il rendimento reale al netto dell’inflazione degli ultimi 10 anni la liquidità ci ha fatto perdere soldi in termini di potere d’acquisto. Ecco questa è la tragedia finanziaria che si è consumata non solo negli ultimi 10 anni, ma da sempre e che rischia di essere aggravata da quello che succederà nei prossimi anni perché è evidente che siamo di fronte ad uno scenario con un’inflazione prevista al rialzo rispetto agli ultimi anni che poi è quello che vogliono anche i governi e le banche centrali. Quindi come si deve comportare il singolo risparmiatore ed investitore? Nessuno può prevedere l’andamento dei mercati, quando è il momento migliore per investire o sapere con esattezza quanto renderà un determinato investimento, ma c’è una certezza, in uno scenario di tassi bassi, il conto corrente non produrrà remunerazione e la liquidità perderà valore nel tempo. È sempre più evidente, quindi, che per ottimizzare e rendere maggiormente efficiente la gestione delle nostre finanze sia assolutamente necessario pianificare realizzando passo dopo passo i nostri obiettivi, bilanciando adeguatamente protezione e assunzione di rischio oltre al corretto orizzonte temporale. Muoversi per tempo con una strategia ben definita può fare la differenza per evitare il più grande esproprio di ricchezza causato dalla perdita di valore dei tuoi risparmi. Entra ora a far parte della mia community e unisciti agli oltre 200 Manager (CEO, Direttori, Partner) e Imprenditori presenti. Due volte al mese, iscrivendoti alla mia newsletter, “Oggi ti parlo di…” riceverai in regalo gli esclusivi contenuti che curo per farti gestire al meglio i tuoi risparmi e per rimanere sempre informato ed evitare il rischio di trovarti finanziariamente in difficoltà. Rosario Daniele Iemulo
Lo so, riuscire a gestire i propri risparmi all’altezza delle proprie aspettative in questo momento è particolarmente complicato. Se lo è anche per te perché:
- i rendimenti delle obbligazioni sono prossimi allo zero;
- i mercati ti fanno paura per le forti oscillazioni;
- sei inondato di continue informazioni che non ti consentono di compiere scelte corrette;
- vorresti iniziare ad investire ma c’è sempre qualcosa che ti trattiene;
- non hai trovato una persona di fiducia che possa affiancarti nella gestione dei risparmi;
- al primo ribasso del mercato pensa che l’idea migliore sia quella di vendere tutto;
- pretende di ottenere tutto e subito senza attendere i frutti derivanti dagli investimenti;
- è alla ricerca sempre del miglior titolo o strumento dove investire senza avere una chiara strategia e un metodo.
- ha degli obiettivi di vita da raggiungere;
- pianifica gli investimenti;
- gestisce le emozioni nelle diverse situazioni di mercato;
- ha pazienza e attende i frutti dei propri investimenti.
Oggi ti parlo degli errori più facili che si compiono quando si investe. Un po’ come in tutte le cose che si fanno, l’errore è dietro l’angolo. Perché si dovrebbe essere immuni in campo finanziario? Se ti sta a cuore il tuo benessere finanziario, scopri con me quali sono gli errori più frequenti in cui non ci si deve imbattere.
La conosciamo tutti la storia della cicala e la formica di Esopo? Una cicala trascorre il suo tempo saltellando e cantando per tutti i mesi dell’estate, godendosi le belle giornate di sole, mentre una formica lavora sodo per tutta l’estate, raccoglie cibo e lo conserva nella sua casa per l’inverno. Alla cicala è incomprensibile l’atteggiamento della formica, per questo continua a chiederle di giocare e cantare con lei, ma la formica, che imperterrita va avanti con il suo lavoro, le risponde che sta conservando il cibo per l’inverno perché presto non ci sarà più niente da mangiare e non si può fermare. La cicala ridendo le dice che non occorre preoccuparsi così tanto perché c’è cibo in abbondanza ed è bello divertirsi, e continua a cantare. Arriva l’inverno, la cicala non trova nulla da mangiare e comincia a morire di fame mentre la formica laboriosa ben nutrita, ha la sua casa accogliente con cibo in abbondanza. I fatti ci dimostrano che noi italiani siamo delle straordinarie formiche, capaci di fare sacrifici importanti pur di mettere qualcosa da parte alla ricerca di protezione e sicurezza e di modalità per creare ricchezza. Ma basta fare sacrifici e risparmiare per vivere bene? La favola di Esopo ci dice anche altro. Ci dice, se ci impersonifichiamo nella cicala, che è importante anche cantare e divertirsi. Ciò che è meglio è trovare il giusto equilibrio tra lavorare, prendersi cura di sé stessi, risparmiare e prepararsi per il futuro occupandoci meglio dei nostri soldi. È proprio nella gestione dei risparmi che vengono evidenziate le scarse capacità degli italiani, molto spesso infatti si finisce per lasciarli sul conto corrente, ne sono la prova gli oltre 1.700 miliardi di liquidità depositata nei conti correnti e depositi a breve termine. Mantenere un’ingente quota di liquidità in portafoglio comporta la rinuncia agli extra rendimenti che gli asset finanziari hanno dimostrato di ritornare nel lungo termine agli investitori lungimiranti e pazienti e ci espone anche ad eventuali rischi fiscali, patrimoniali e all’inflazione. Sarà infatti l’inflazione che eroderà il potere d’acquisto, per cui lasciare i nostri risparmi fermi significa accumulare una perdita certa e non essere protetti come invece immaginavamo.
Quando i mercati finanziari sono positivi per un periodo prolungato, gli investitori sono portati a chiedersi per quanto durerà questa fase. In ciascuno è insita la preoccupazione nei confronti dei mercati stessi, si pensa cosa si farà se arriverà qualche evento che li influenzerà negativamente e ci si chiede se si debba rimanere investiti o vendere tutto. Te lo stai chiedendo anche tu? Quando i mercati finanziari crescono a ritmo sostenuto, supportati anche da basi macro economiche solide, molti investitori trascorrono del tempo cercando di scoprire che cosa prima o poi porterà ad una discesa del mercato. Guarda caso, motivi per preoccuparsi se ne trovano sempre! Gli esperti di mercato, i media ed i social contribuiscono ad alimentare questo muro della paura attraverso continui avvertimenti su tutto ciò che potrebbe andare storto nell'economia nei mercati influenzando pertanto il comportamento degli investitori. La storia è disseminata di eventi che influenzano l’andamento dei mercati finanziari, basti pensare a tutti gli eventi accaduti negli ultimi 10 anni. Le instabilità economiche e politiche faranno sempre parte del nostro mondo, ma la tendenza dei mercati è sempre quella di salire. La spinta è data dallo sviluppo demografico, dalla costante ricerca di benessere e dal progresso tecnologico che ci costringe a guardare avanti, a non fermarci mai e adottare nuove abitudini. Un vecchio adagio di Wall Street recita “I mercati si arrampicano sul muro della paura” ovvero i mercati finanziari hanno la capacità di superare una serie di eventi e situazioni negative continuando a salire. Il muro della paura può talvolta essere costituito da un singolo evento economico, politico, finanziario o da un insieme di eventi significativi, vedi covid-19, tali da influenzare il sentimento dei consumatori e degli investitori e si verifica soprattutto alla fine dei principali periodi di ribasso del mercato o durante i mercati rialzisti come in quest’ultimo anno. La realtà è che i mercati finanziari hanno bisogno della presenza continua di preoccupazioni degli investitori per continuare a muoversi verso l'alto e scalare il muro della paura nella fiducia che ogni evento verrà risolto. Al contrario, quando tutte le preoccupazioni svaniscono, l'assenza di paura suggerisce che sei in cima al muro. In quella fase gli investitori pensano che il mercato azionario aumenterà per sempre ma il più delle volte i mercati rialzisti finiscono per esaurirsi. Una celebre frase di Sir John Templeton recita: "I mercati rialzisti nascono dal pessimismo, crescono sullo scetticismo, maturano nell'ottimismo e muoiono nell'euforia". La storia ci dimostra che l'economia e il mercato azionario sono molto resilienti sebbene le discese siano inevitabili, pertanto cosa possiamo fare per superare il muro della paura quando investiamo i nostri risparmi?
Una storia che non finisce mai… quella dell’amore degli italiani per l’investimento immobiliare, infatti, oltre il 70% della popolazione possiede una casa di proprietà (una delle percentuali più alte al mondo). L’immobile, che per antonomasia è sinonimo di sicurezza anche in un contesto incerto come l’ultimo anno in attesa di un ritorno alla normalità, continua a essere visto come forma di investimento. Sono in molte le persone che credono che possedere un secondo immobile come fonte di reddito sia il miglior uso del loro denaro risparmiato. Merito anche dei tassi di interessi mai così convenienti che permettono di stipulare mutui a tassi irrisori, ma soprattutto nell’immobile comprato come investimento “puro” c’è la speranza sia di un affitto sicuro che, soprattutto, di una rivalutazione grazie ad un tendenziale aumento dei prezzi. Si acquistano immobili per metterli a reddito perché nella percezione comune con l’immobile si riesce ad avere un certo grado di controllo: è materiale, è concreto, lo si può toccare e soprattutto è nostro e come tale acquista maggior valore. Cosa che non ritroviamo se investiamo nell’azione Amazon, Microsoft o l’indice Nasdaq che rappresentano l’immateriale per eccellenza. Nella tabella sotto condivido uno studio di Tecnocasa su come si evolverà il mercato immobiliare post Covid. [caption id="attachment_3086" align="aligncenter" width="482"] Fonte: Ufficio Stampa Gruppo Tecnocasa[/caption] Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, ci dice anche che “il mercato è tornato indietro; siamo ancora a livelli distanti dai minimi ma abbiamo perso circa 4-5 anni”, confermando che anche i prezzi sono scesi. Qui vediamo l’andamento dei prezzi degli immobili nei principali Paesi al mondo e l’Italia è il Paese dove i prezzi degli immobili nei 20 anni considerati sono rimasti fermi. L’immobile è un bene che si vede e si tocca, che si utilizza, di cui se ne decide il da fare, ma ci sono aspetti che non vanno tralasciati e che non si possono controllare quando si decide di investire in immobili:
- Il mercato
- Il prezzo che qualcuno è disposto a pagare quando lo si vorrà rivendere
- Quando si troveranno gli inquilini e come si comporteranno
- Gli eventi economici imprevisti, tipo Covid-19
- Il costo della manutenzione ordinaria e straordinaria che si dovrà fare nel tempo
- I Costi delle agenzie immobiliari
- Le imposte sempre più alte sulla proprietà e le aliquote sul reddito delle locazioni
- Quanto tempo ci vorrà per vendere un immobile quando si avrà bisogno del capitale
- Il ritorno a lungo termine